Chirurgia Plastica Mini Invasiva a Milano
La rimozione chirurgica dei nevi o nei a Milano

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La rimozione chirurgica dei nevi

l'asportazione definitiva delle formazioni note come 'nei'
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Nevo di grossa dimensione

un nevo è una lesione della pelle formata da un anomalo accumulo di melanociti

hai dei nevi (o nei) sul viso o sul tuo corpo, e ti stai chiedendo se è possibile eliminarli?

la rimozione dei nevi è uno dei pilastri della Chirurgia Plastica, ed è sicuramente uno degli interventi più richiesti di tutti quelli eseguiti a livello ambulatoriale.

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prima di procedere alla rimozione, però, è obbligatorio effettuare una visita specialistica di Chirurgia Plastica, atta a valutare l’esatta natura del nevo.

già, perché anche se la maggior parte di essi sono lesioni totalmente benigne, a volte essi sono invece qualcosa di ben più pericoloso: un tumore della pelle chiamato melanoma.

in tal caso, l’intervento di rimozione non può e non deve essere fatto solo per meri motivi estetici, ma viene eseguito in primo luogo per salvaguardare la salute stessa del paziente.

il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico con esperienza trentennale nei nevi e nelle neoformazioni della pelle.

leggi questa pagina per scoprire tutto sui nevi e poi, se lo vorrai, effettua una visita di controllo per stabilire quando e come puoi rimuoverli.

Cos’è un nevo?

Nevo da asportare con lama fredda

rimozione nevo naso, prima e dopo

un nevo, chiamato anche neo, è una lesione della cute o delle mucose del corpo, formato principalmente da un aumento abnorme dei melanociti o delle cellule neviche.

solitamente, i melanociti del nostro corpo, cioè le cellule deputate a produrre melanina (la sostanza polimerica che ci protegge dalle radiazioni solari dannose per i nostri tessuti), ne producono una determinata quantità in maniera grossomodo uniforme nel corpo.

Un melanoma

nevo atipico sotto la lampada di wood

anche la quantità stessa dei melanociti è in buona sostanza omogenea in una data persona, con zone di maggiore o minore accumulo.

tale quantità dona il caratteristico colore della pelle di ognuno di noi, ed è decisa su base genetica, cioè ereditata dalla famiglia.

la colorazione della pelle, anzi il tono parlando in termini più appropriati, varia dunque da persona a persona, ed è uno dei tratti distintivi del fenotipo dell’Homo Sapiens.

capita a volte, però, che alcuni di questi melanociti risultino sviluppati in maniera anormale in piccole zone del corpo, solitamente rotondeggianti ed isolate.

questo sviluppo anomalo risulta, alla vista, come una lesione decisamente più scura rispetto alla pelle circostante, che prende dunque il nome di nevo o neo.

i nevi sono delle lesioni benigne della pelle, e possono essere presenti sin dalla nascita di un individuo oppure formarsi spontaneamente nel corso della sua esistenza.

per l’essere umano, è abbastanza comune avere nevi sia sul viso che sul corpo: per la grande incidenza nella popolazione mondiale, è di fatto impossibile stabilire in che percentuale i nevi si presentano in ogni fenotipo di Homo Sapiens.

esempi di nevi sono presenti in molte opere d’arte del passato, e non sempre sono considerati un deturpamento della bellezza, anzi: in particolari società e contesti, a volte sono apprezzati, poiché conferiscono alla persona che li porta una sua unicità, spesso ritenuta abbellente.

Nevo o melanoma?

Un melanoma

al contrario di un nevo, un melanoma è una lesione maligna della cute, e come tale deve essere asportata il prima possibile

un nevo, come abbiamo detto, è una lesione benigna della pelle, causata da una crescita anomala dei melanociti.

in Medicina, per ‘lesione benigna’ s’intende una qualsiasi lesione della pelle che non è capace di crescere in maniera incontrollata, dando origine quindi alla degenerazione tumorale.

in altre parole: il nevo non è un carcinoma, e dalla sua comparsa, generalmente, rimane grossomodo confinato nel luogo di origine iniziale.

un melanoma è invece un vero e proprio tumore, cioè una degenerazione cellulare maligna che, originando dai melanociti della cute o delle mucose, si espande con una certa velocità (variabile in base a vari fattori), di fatto aggredendo il tessuto sano ad essa adiacente.

questa aggressione fa apparire la lesione del melanoma non solo differente nell’aspetto (con contorni più frastagliati rispetto ad un semplice nevo benigno), ma pericolosa per la vita stessa del paziente.

esistono quattro diversi tipi di melanoma:

  • Il melanoma diffuso superficialmente;
  • Il melanoma lentigginoso acrale;
  • Il melanoma chiamato lentigo maligna;
  • Il melanoma nodulare

la distinzione del tipo di melanoma è molto importante per la terapia, poiché essa stessa è subordinata alla profondità che il tumore ha raggiunto nei tessuti.

datosi che, specie per un occhio non medico, è difficile distinguere un nevo benigno da un melanoma maligno, il controllo periodico di tutte le lesioni del corpo, effettuato da un Chirurgo Plastico o un Medico Dermatologo è uno degli screening più importanti che un paziente con nei dovrebbe fare sempre.

uno screening che può salvare la vita, poiché può far subito intervenire il Medico o il Chirurgo con la giusta terapia in caso di presenza di una massa tumorale maligna.

Un nevo non deve necessariamente evolvere in un melanoma, ma è meglio ridurne i rischi, evitando le esposizioni eccessive e per lunghi periodi al sole.

La valutazione dei nevi e la loro evoluzione in melanoma: la regola dell’ABCDE

La valutazione del nevo e la regola dell'abcde

asimmetria, bordi, colore, diametro ed evoluzione: questi sono i parametri di riferimento per la valutazione di un nevo

sebbene siano lesioni benigne, e quindi non pericolose per la vita, alcuni nevi, chiamati nevi atipici o displasici, possono avere delle probabilità di degenerare in un melanoma.

la prevedibilità di una degenerazione tumorale di un nevo richiede una valutazione clinica da parte di un Medico esperto nel trattare questo tipo di lesioni, e si basa su quella che viene chiamata confidenzialmente la ‘regola dell’ABCDE’.

tale regola prevede cinque valutazioni del nevo, per giudicarne la sua atipicità: se tre di queste risultano positive, il rischio che la lesione benigna si tramuti in un melanoma diviene consistente, e pertanto il Medico può optare per la rimozione chirurgica.

le cinque valutazioni sono, seguendo le lettere dell’alfabeto:

a - Asimmetria

generalmente, i nevi benigni hanno una forma ben circoscritta, più o meno circolare.

se il nevo si presenta invece di forma irregolare e asimmetrica (valutazione negativa), la valutazione del Medico sarà positiva, poiché a maggior rischio di melanoma;

b - Bordi

i nevi benigni hanno bordi molto netti, chiaramente marcati rispetto al resto dell’epidermide.

i nevi a predisposizione tumorale, invece, presentano bordi frastagliati, molto irregolari.

in questo caso, la valutazione del Medico sarà positiva;

c - Colore

un nevo può essere di differenti colori: dal marrone chiaro al nero.

quelli benigni, tuttavia, dimostrano un’omogeneità in questa colorazione.

un nevo atipico, invece, presenta solitamente più colorazioni e più sfumature.

la presenza di varie tonalità del nevo, quindi, rende positiva la valutazione del Medico;

d - Diametro

sebbene un nevo può variare di dimensione nel tempo, questa modifica è solitamente abbastanza lenta, e spesso richiede molti decenni.

un nevo atipico invece (specie se il paziente è in giovane età) ha un diametro che cresce molto più rapidamente nel tempo.

anche la dimensione effettiva del diametro è molto importante per la valutazione del Medico: difatti, la regola è che un qualsiasi tumore (e il melanoma è un tumore) è molto più trattabile se preso e rimosso per tempo.

quindi, nevi atipici che superano gli 0.5mm di diametro devono essere attenzionati con particolare riguardo;

e - Evoluzione

un nevo benigno, sebbene possa modificare la sua forma nel tempo, ha un’evoluzione molto lenta.

lo stesso non si può dire di un melanoma, che ‘viaggia’ a tutt’altra velocità.

ecco perché variazioni di colore, dimensione, forma, contorni o semplicemente la ‘sporgenza’ di un nevo devono sempre insospettire il paziente, che dovrebbe sempre riferirlo al Medico.

un nevo che modifica forma e colore in poco tempo, che comincia a prudere o sanguinare, o su cui si formano croste, deve sempre essere valutato da un Medico.

la regola dell’ABCDE è ovviamente solo una traccia empirica, ma che si è sempre dimostrata molto utile, soprattutto al Medico, per capire come comportarsi con un nevo.

come detto poco in alto, se tre valutazioni su cinque sono positive, l’indicazione generale è, solitamente, quella di provvedere all’asportazione del nevo.

La rimozione chirurgica di un nevo

Asportazione chirurgica di nevi sul volto

se ben effettuata, la sutura chirurgica delle escissioni dei nevi è pressoché invisibile

un nevo atipico, che il Medico decide di rimuovere dopo la valutazione ABDCE oppure un neo benigno che si vuole rimuovere per motivi puramente estetici, richiede sempre un intervento chirurgico.

benché negli ultimi decenni la tecnologia laser abbia fatto passi da gigante, divenendo in molti contesti insostituibile, per la rimozione dei nevi l’arma privilegiata è quella chirurgica tradizionale, con lama fredda (bisturi).

nella rimozione di un nevo, difatti, bisogna rispettare determinati requisiti di sicurezza per il paziente:

  • La rimozione deve essere totale
    Questo vuol dire che non va lasciata nessuna cellula del nevo, che potrebbe poi degenerare in un melanoma, o comunque crescere e far riformare la lesione;
  • La rimozione deve essere esteticamente valida
    L’incisione del nevo, la sua rimozione la conseguente sutura devono garantire i migliori risultati estetici possibili per il paziente;
  • La rimozione deve essere sicura
    I nevi atipici, o comunque nevi che il paziente desidera rimuovere per motivazioni estetiche, devono essere rimossi garantendo la massima sicurezza per il paziente

allo stato attuale della Medicina, tali risultati sono possibili esclusivamente con l’approccio chirurgico, con incisione e sutura eseguita allo stato dell’arte.

prima di procedere all'incisione chirurgica, il Chirurgo Plastico deve valutare bene e prevedere quanto più accuratamente possibile l'esito cicatriziale, rispettando le naturali linee di tensione della pelle (linee di Langer), che serviranno a mascherare al meglio la cicatrice.

Asportazione chirurgica di nevi sul volto

rimozione di nevo acromatico con sutura intradermica

l’uso del laser è sconsigliato per la rimozione dei nevi, poiché oltre a non garantire risultati necessariamente migliori rispetto l’incisione, il pericolo che lasci residui di cellule del nevo sono elevati.

in aggiunta a ciò, la rimozione laser non consente di effettuare l'obbligatorio esame istologico del nevo rimosso: un esame fondamentale, per valutare l'esatta natura della lesione, che dovrebbe sempre essere effettuato dopo una rimozione.

per questi motivi, la rimozione dei nevi è solitamente una specialità dei Chirurghi Plastici, ovverosia i Medici specialisti con l’esperienza e la manualità necessaria per garantire l’asportazione chirurgica del nevo in tutta sicurezza, minimizzando al contempo il rischio di cicatrici troppo visibili.

Qualsiasi escissione di un nevo deve rispettare le normali e fisiologiche linee di tensione della pelle, chiamate linee di Langer.

La rimozione di un nevo lascia sempre cicatrici?

Cicatrice da asportazione di grosso nevo

se rimosso da mano esperta, un nevo può lasciare una cicatrice anche poco visibile

dovendo ricorrere necessariamente alla chirurgia per asportare la lesione del nevo, la presenza e la permanenza di cicatrici dopo l’intervento non è evitabile.

tuttavia, le moderne tecniche di incisione e, soprattutto, l’abilità manuale di un Chirurgo Plastico con grande esperienza nella rimozione dei nevi, danno solitamente eccellenti risultati estetici, con cicatrici sempre meno visibili.

Le linee di langer

le linee di langer sono le naturali linee di tensione della cute, che possono essere sfruttate per minimizzare le cicatrici delle incisioni

la qualità finale della cicatrice dopo la rimozione di un nevo non è preventivabile a priori, e dipende da svariati fattori, tra cui:

  • La grandezza del nevo;
  • La sua profondità;
  • La ‘zona di sicurezza’ decisa dal Chirurgo (ovverosia la zona di cute sana attorno al nevo che viene comunque asportata per essere sicuri di non lasciare nessuna cellula della lesione);
  • La risposta della guarigione del paziente e le sue buone abitudini comportamentali nei mesi immediatamente successivi all’intervento.

al contrario di quello che ancora comunemente si pensa, seppur molto avanzata rispetto al passato, la Chirurgia Plastica attuale non è in grado di far sparire completamente le cicatrici.

quello che invece si può (e si dovrebbe) fare, è piuttosto assicurarsi che siano meno visibili possibile, ben rimarginate, possibilmente lineari e non cheloidizzate, posizionate in posti nascosti.

quando un Chirurgo Plastico decide quindi di rimuovere un nevo, tutti i suoi sforzi saranno indirizzati dunque ad eliminare la lesione, garantendo la migliore cicatrice possibile.

Ma tutti i nevi sono da rimuovere?

Rimozione di due nevi acromatici del viso

rimozione di due nevi acromatici del viso

un nevo è una lesione benigna, ma è pur sempre una lesione della cute.

per alcuni di essi, il rischio di trasformarsi in lesioni tumorali è praticamente irrilevante, per altri il rischio è concreto.

l'indicazione chirurgica o meno di rimozione di un nevo richiede sempre una valutazione medica ben ponderata, decisa dopo una visita clinica dermatologica oppure di Chirurgia Plastica.

la visita specifica per la valutazione di un nevo, compresa la sua eventuale indicazione alla rimozione chirurgica, deve essere effettuata da un Medico Dermatologo oppure da un Chirurgo Plastico.

alla visita clinica, eventualmente correlata a specifici esami video (ad esempio, la videoscopia al microscopio elettronico e l'anasili con la lampada di Wood) deve obbligatoriamente accopparsi una scrupolosa anamnesi del nevo o dei nevi.

A quale Medico devo rivolgermi per la rimozione di un nevo?

i nevi, come tutte le lesioni della cute, sono materia di studio e lavoro sia della Dermatologia che della Chirurgia Plastica.

pertanto, il professionista sanitario che può analizzare il nevo ed eventualmente rimuoverlo è il Medico Dermatologo oppure il Chirurgo Plastico.

solitamente, i Chirurgi Plastici hanno eccezionale esperienza e manualità per la rimozione dei nevi, garantendo impatti estetici meno invasivi possibile.

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Quindi ricorda che...
  • un nevo, chiamato anche neo nel linguaggio comune, è una lesione della pelle formata da un anomalo accumulo di melanociti;
  • la maggior parte dei nevi sono di natura benigna, e non rappresentano un rischio di trasformazione tumorale;
  • alcuni nevi, chiamati nevi atipici o displasici, possono tramutarsi in un tumore della pelle conosciuto come melanoma;
  • tutti i nevi del corpo devono essere periodicamente monitorati, con un esame clinico che si chiama mappatura;
  • variazioni repentine di forma, colore o spessore del nevo devono sempre insospettire il paziente, spronandolo a consultare un medico specialista;
  • i nevi che presentano tre punti positivi su cinque della 'regola dell'abcde' sono generalmente asportati;
  • l'asportazione chirurgica dei nevi è una specialità della chirurgia plastica;
  • l'uso del laser per l'asportazione dei nevi non è indicato, in quanto vi è il concreto rischio di lasciare cellule neviche che potrebbero far recidivare la lesione;
  • tutti i melanomi vanno asportati chirurgicamente il prima possibile;
  • La rimozione chirurgica di un nevo dovrebbe sempre essere seguita dal fondamentale esame istologico, per valutare l'esatta natura della lesione;
  • la moderna chirurgia plastica permette di ottenere eccellenti risultati di asportazione dei nevi, con cicatrici molto contenute;
  • prima dell'incisione per la rimozione del nevo, il chirurgo plastico deve valutare il probabile esito cicatriziale, rispettando (ove possibile) le naturali linee di langer della cute
Chirurgo Vascolare Proctologo a Milano Dott.ssa Luisella Troyer

Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Alberto Gallucci il giorno:

lunedì 06 novembre, 2023

Il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico, specialista in Chirurgia Generale.

Nel corso del suo trentennale esercizio della professione medica, il Dottore si è perfezionato della Chirurgia Ricostruttiva e nella Senologia, sperimentando nuovi protocolli ricostruttivi per le pazienti oncologiche, che necessitavano di ricostruzione del seno menomato da un necessario intervento di rimozione tumorale.

In oltre venticinque anni di Chirurgia Plastica e Generale, il Dottore ha accumulato oltre 20.000 ore di sala operatoria, spesso in interventi molto complessi di ricostruzione senologica.

L'obiettivo del Dottore è, da sempre, garantire alle pazienti il minor disturbo e fastidio possibile nel post-operatorio, e per questo si è particolarmente dedicato alla Chirurgia mini-invasiva, che garantisce eccellenti risultati a fronte di un tempo di recupero veramente contenuto.

Negli ultimi anni d'attività, il Dottore si è particolarmente perfezionato nella diagnosi e nella terapia chirurgica del lipedema, e nella Liposuzione a Zone Selettive: un tipo di liposuzione LRS (Lipedema Reduction Surgery) particolarmente indicato per asportare grandi quantità di grasso patologico, pur garantendo alla paziente la sicurezza dell'intervento e un tempo di recupero ridotto.

Quotidianamente, nel suo ambulatorio di Milano, il Dottore esegue piccoli interventi chirurgici di asportazione delle cisti (sebacee e tendinee), nonché di eradicazione dei tumori della pelle (basaliomi, spinaliomi e melanomi).

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Le pazienti del dottore dicono:
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Chirurgo di bravura eccezionale, che visita in uno studio peraltro molto bello. Addominoplastica eseguita in anestesia locale, zero dolore anche nel post operatorio. Grazie ancora, Dottore!"
Marta Anna
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Già dopo soli tre incontri si sono fatti vedere i primi risultati positivi. Non vi dico che soddisfazione!"
Gloria
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Alberto Gallucci posso dire essere un validissimo professionista. Lo consiglio con estrema convinzione."
Serena
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