
soffri di seno cadente, pendulo oppure che, nel corso degli anni e magari dopo un’allattamento, ti sembra particolarmente prolassato verso il basso?
la ptosi (caduta) del seno è un problema che riguarda moltissime donne in tutto il mondo: in alcuni casi è dovuto alla conformazione del soggetto o al naturale invecchiamento, in altri è conseguenza di situazioni particolari, come ad esempio dopo una gravidanza.
datosi che il richiamo sessuale umano è basato essenzialmente sulle rotondità e sulla tonicità delle stesse, da sempre il ‘seno cadente’ è percepito come un problema serio, soprattutto da parte delle stesse donne, che deve essere risolto.
la Chirurgia moderna ha messo a punto, nel corso degli anni, una tecnica particolare proprio per sollevare le mammelle eccessivamente prolassate, chiamata mastopessi.
leggi questa pagina per scoprire tutto su cosa può fare esattamente la moderna mastopessi per il tuo seno.
Per averlo di nuovo (o per la prima volta) bello, alto, tonico ed armonico.
Che cos’è la ptosi mammaria?

seno tuberoso, con grave ptosi mammaria, su giovane paziente di 18 anni
in gergo medico, si definisce ptosi mammaria il prolasso delle mammelle, tale da causare un cedimento del seno verso il basso, giudicato antiestetico.
datosi che il richiamo sessuale umano è generato dalle rotondità e dalla tonicità delle forme (specie delle mammelle, nel sesso femminile), un seno cadente e pendulo è convenzionalmente meno attraente di un seno alto, di buon volume e tonico.
come tutta la materia dotata di massa, anche le mammelle sono sotto costante gioco della forza di gravità, che tende sempre ad attirare le masse verso il centro del pianeta.
questa forza costante è bilanciata però da diversi meccanismi di sostegno del corpo della donna: i muscoli pettorali, la ghiandola mammaria, il collagene e l’elastina della cute che avvolge le mammelle.
quando questi meccanismi non riescono più a bilanciare la forza di gravità, il seno inevitabilmente ‘cade’ verso il basso.
la ptosi mammaria, quindi il cedimento del seno della donna, può avvenire per molte cause, sia fisiologiche che acquisite con gli stili di vita.
Si parla quindi di cause e concause, che possono essere:
- Il naturale invecchiamento fisiologico, che fa diminuire la quantità e la qualità di collage ed elastina del derma;
- L’aumento dello stato adiposo della mammella, e l’impoverimento del volume della ghiandola mammaria;
- Il sovrappeso e l’obesità;
- L’allattamento;
- La predisposizione genetica;
- L’ipertrofia del seno, cioè una dimensione troppo voluminosa e pesante;
- Difetti congeniti come il seno tuberoso
sebbene la ptosi delle mammelle affligga prevalentemente pazienti over 40 con un’ipertrofia mammaria (cioè seno troppo voluminoso) non di rado può colpire anche pazienti con mammelle non così sviluppate, anche con seno piccolo.
Si può classificare la ptosi mammaria?

sì, convenzionalmente la ptosi mammaria è classificata in una scala di quattro gradi, dall’assenza di ptosi alla sua forma più severa.
per calcolare la gravità del prolasso della mammella, viene considerata la distanza del capezzolo dal solco mammario, cioè l’attaccatura inferiore delle mammelle al muscolo pettorale:
- Grado 0 (normalità)
Il seno non presenta prolasso ed è ben sollevato, mentre i capezzoli distanziano almeno 3 cm al di sopra del solco mammario.
La parte bassa del seno risulta tutta contenuta sopra al solco mammario;
- Grado 1 (ptosi lieve o contenuta)
Il seno è parzialmente prolassato, e i capezzoli si trovano più o meno sulla linea del solco mammario, mentre la parte bassa del seno pende di circa 1-2 cm;
- Grado 2 (ptosi conclamata)
Il seno è totalmente prolassato verso il basso, il capezzolo è ben oltre il solco mammario e la parte bassa delle mammelle dista dal solco mammario oltre 3 cm;
- Grado 3 (ptosi severa o grave)
Il seno non solo è totalmente prolassato verso il basso, ma anche i capezzoli puntano verso terra, rappresentando la parte inferiore più estrema delle mammelle;
- Ptosi ghiandolare lieve
Il capezzolo si trova sopra il solco mammario, ma la parte inferiore della mammella si trova al di sotto per 1-2 cm;
- Ptosi ghiandolare severa
Il capezzolo si trova grossomodo il linea col solco mammario, ma la restante parte della mammella si trova al di sotto quasi interamente
ovviamente, tale classificazione non è rigida, ma solo una traccia generale: possono esserci infatti situazioni intermedie tra un grado e l’altro, anche a seconda della morfologia della paziente.
Cos’è la mastopessi?

ptosi ghiandolare lieve, risolta con l'inserimento di protesi ergonomiche
La mastopessi è l’intervento chirurgico specifico che ha lo scopo di sollevare un seno colpito da ptosi.
Il suo obiettivo è sia estetico che funzionale: la ptosi delle mammelle non è solo un problema di estetica ma, specie in presenza di volumi importanti, diventa anche invalidante per la paziente.
con la mastopessi, il Chirurgo Plastico provvede al sollevamento delle mammelle, riposizionando anche il capezzolo e l’aureola.
È un intervento abbastanza invasivo e che richiede una grande dose di esperienza da parte del chirurgo: la sua curva d’apprendimento è alta, ed è quindi eseguito solo da chirurghi con grande pratica e molte ore di sala operatoria alle spalle.
al sollevamento del seno è spesso associato anche l’inserimento di protesi mammarie, oppure (se la paziente è affetta da gigantomastia) anche una mastoplastica riduttiva.
Lo scopo della mastopessi è quello sia di risollevare le mammelle al di sopra del loro solco mammario che, non meno importante, riportare armonia nel seno della paziente, non trascurando neppure la sua funzionalità.
Come si esegue la mastopessi?

l'area di necessaria incisione di una mastopessi tradizionale, colorata in blu
Il percorso che porta all’intervento chirurgico comincia con la visita specialistica da parte del Chirurgo Plastico.
Nella visita viene valutato il caso della paziente, e il Chirurgo decide non solo la sua idoneità per l’operazione, ma anche le ipotesi d’intervento.
In questa fase, il Medico può anche prescrivere degli esami di accertamento, o può farne lui stesso sul momento: ad esempio, la mammografia o l’ecografia.
L’intervento vero e proprio è eseguito in anestesia generale, e dura circa due ore.
È un’operazione abbastanza complicata, che richiede una grande preparazione da parte del Chirurgo: le mammelle vengono incise con due tagli verticali sotto il capezzolo, che viene a sua volta rimosso dalla posizione originale e spostato verso l’alto.
una volta aperta la mammella, a seconda della tipologia di seno della paziente, il Chirurgo provvede ad inserire anche delle protesi oppure a rimuovere l’eccesso di grasso.
riposizionati i capezzoli, le mammelle vengono ricucite, lasciando una sutura dalla tipica forma di lettera “T” rovesciata, che parte dalla parte bassa del capezzolo per arrivare al solco mammario.
La mastopessi lascia delle cicatrici? Sono molto evidenti?
La mastopessi prevede l’obbligatoria incisione delle mammelle, e il riposizionamento in alto del capezzolo.
questo comporta un’inevitabile cicatrice, a forma di “T” rovesciata, che si estende nella parte bassa del seno.
tuttavia, tale cicatrice è di solito di ottima qualità, e rimane comunque nascosta dal reggiseno, oppure dal costume da bagno.
Quant’è il tempo di recupero dopo un intervento di mastopessi?
nelle quarantotto ore successive all’intervento, la paziente è tenuta al riposo assoluto.
generalmente, questo periodo è passato dalla paziente in clinica, sotto osservazione.
per i successivi 10-14 giorni, la paziente può tornare gradualmente alle attività quotidiane, purché non fisicamente gravose.
dopo due settimane circa, è possibile tornare alle normali attività lavorative, evitando però eccessivi sforzi fisici.
il ritorno completo all’attività sportiva è permesso non prima delle quattro settimane, e comunque sempre dopo avvallo medico.
la guarigione completa e la stabilizzazione delle cicatrici avviene in circa un mese e mezzo/due mesi.
Si possono abbinare altri interventi estetici alla mastopessi?
sì, e possibile.
È difatti molto comune che alla mastopessi venga abbinato anche l’inserimento delle protesi (mastoplastica additiva) oppure una riduzione del volume mammario (mastoplastica riduttiva).
a volte, se le condizioni di salute generali della donna lo permettono, è possibile abbinare anche altri tipi d’intervento, ad esempio la liposcultura o l’addominoplastica.
A che età ci si può sottoporre alla mastopessi?
in Italia, è possibile intervenire chirurgicamente sul seno solo dopo che la paziente ha compiuto il 18° anno d’età.
non vi sono invece limiti per le pazienti maggiorenni ed adulte: l’intervento è ipotizzabile a qualsiasi età, anche a 70 anni, sempre che le condizioni generali della pazienti permettano l’anestesia generale.
Che risultati si possono attendere dalla mastopessi?

La mastopessi è un protocollo chirurgico pensato per dare risultati concreti e definitivi, di considerevole impatto estetico.
risollevando le mammelle e modificandone eventualmente il volume, la paziente può ottenere un seno armonico e naturale, nonché risolvere gli eventuali problemi funzionali della ptosi (spesso, imbarazzanti per la donna).
sebbene l’intervento sia radicale e duraturo, bisogna sempre ricordare che il corpo umano è una struttura in perenne mutazione: sia per naturale invecchiamento che per stili di vita.
a ciò va aggiunta l’onnipresente forza di gravità, con la sua costante attrazione che, nel corso degli anni e con l’età, tende a riportare il seno in basso.
tenendo a mente questo, la paziente operata di mastopessi deve mantenere una buona condotta di vita, evitando gli eccessi, il tabagismo, praticando una dieta corretta e un’idonea attività fisica.
Ci si può operare di mastopessi in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale?

generalmente, no.
La ptosi delle mammelle è quasi sempre considerato un problema estetico e non funzionale, e pertanto non è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale.
l’unico caso in cui l’intervento è mutuabile è il suo eventuale abbinamento alla mastoplastica riduttiva, a sua volta forzato da una condizione di reale impedimento fisico per la paziente.
ciò avviene quando un Medico Fisiatra o un Medico Ortopedico diagnosticano reali problemi di eccessivo peso a carico della colonna vertebrale.
ma sono situazioni al limite, che comunque prevedono anche una diagnosi di gigantomastia.
in tutti gli altri casi (la maggioranza), l’intervento di mastopessi è un puro intervento estetico, e quindi i costi ricadono totalmente sulla paziente.
Quanto costa un intervento di mastopessi?

i costi per un intervento di mastopessi variano, a seconda della tipologia d’intervento, dell’eventuale ricorso alle protesi, alla struttura dove il Chirurgo opera.
ovviamente, più il Chirurgo e la sua equipe sono di livello, più la struttura è attrezzata, più il costo finale dell’intervento sarà elevato.
premesso questo, generalmente una mastopessi senza inserimento di protesi ha un costo di mercato di circa 8.000,00-9.000,00 Euro.
tale prezzo aumenta nel caso che il Chirurgo debba inserire delle protesi, oppure debba provvedere anche alla contestuale riduzione del volume del seno.
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il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico specializzato nell’intervento di mastopessi mini invasivo.
da anni, grazie alla sua tecnica chirurgica avanzata riesce a risolvere i casi più complicati di ptosi mammaria, col minimo disagio post-operatorio per la paziente e garantendo sempre risultati finali di grande qualità.
puoi quindi affidare il tuo nuovo seno all’esperienza e alla professionalità del Dott. Alberto Gallucci: per avere finalmente armonia e bellezza, esattamente come hai sempre desiderato.
anche in situazioni complicate, come in presenza di una deformazione congenita (ad esempio, il seno tuberoso) oppure se sei affetta da gigantomastia.
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se vieni da fuori Milano in treno, puoi scendere alla stazione Milano Centrale o Porta Garibaldi, prendere la linea MM2 (Linea Verde), e scendere alla fermata Moscova.
Quindi ricorri alla mastopessi se:
- Il tuo seno presenta una ptosi (cedimento) marcata, che giudichi antiestetica;
- Vuoi aumentare il tono del tuo seno e sollevarlo rispetto al solco mammario;
- Soffri di ipotonia del seno oppure gigantomastia, e vuoi migliorare la tua condizione estetica, rendendola armonica;
- con l'allattamento, il tuo seno non solo ha persono volume e consistenza, ma è anche calato verso il basso