Lo spinalioma (il carcinoma spinocellulare)

c’è un tumore della pelle diverso dal melanoma, che rientra statisticamente tra i più comuni di tutta la cute, e che spesso è colpevolmente trascurato.

la sua manifestazione clinica è abbastanza tipica e riconoscibile da un Medico esperto, ma spesso è confusa dai pazienti con altre lesioni della pelle.

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lo spinalioma, conosciuto anche come carcinoma squamo-cellulare è un tumore delle cellule squamose, ossia le cellule dell’epidermide più esterne.

scopri cos’è, come si diagnostica e come si cura uno spinalioma, direttamente dal Dott. Alberto Gallucci, Chirurgo Plastico.

Che cos’è uno spinalioma?

lo spinalioma, o carcinoma spinocellulare oppure anche carcinoma squamo-cellulare, è un tumore della pelle, che rientra nella categoria dei tumori non melanomatosi, chiamati anche epiteliomi.

è un tumore che origina dalle cellule squamose della cute, ovverosia le cellule più esterne dell’epidermide, che formano il cosiddetto ‘strato corneo’, che ci protegge costantemente dall’attacco di ogni minaccia esterna, microbica o chimica.

lo spinalioma, con caratteristiche similari a qualsiasi altra neoplasia, origina anche da una singola cellula che, per svariati motivi, è degenerata geneticamente, e ha cominciato dunque a replicarsi in maniera veloce ed aggressiva, danneggiando i tessuti adiacenti.

Da cosa è originato uno spinalioma?

il sole è la principale fonte di radiazioni uv che colpiscono il nostro pianeta

lo spinalioma, come ogni altro tumore, origina da una singola cellula mutata geneticamente.

essendo un epitelioma non malanomatoso, la causa di questa degenerazione è in larga misura dovuta all’esposizione prolungata ai nocivi raggi UV provenienti dal sole, oppure da un abuso delle lampade abbronzanti.

difatti, i raggi ultravioletti, sia naturali che emessi dalle macchine dei solarium, hanno abbastanza energia da penetrare la cute e la barriera delle cellule squamose, danneggiando gli acidi nucleici (il DNA) e provocandone quindi una mutazione maligna.

a questa causa primaria possono poi essere aggiunte anche cause genetiche e congenite, ad esempio una naturale predisposizione all’insorgenza di tumori cutanei oppure, specie nei soggetti anziani, ad un abbassamento delle difese immunitarie.

Cosa sono i raggi UV, e perché sono così pericolosi per la nostra pelle?

la fascia d'ozono dell'ozonosfera blocca la maggior parte della radiazione uv

i raggi UV, contrazione di Ultra-Violetti, sono una parte dello spettro elettromagnetico, cioè la luce, compresa con lunghezza d’onda inferiore ai 390nm (nanometri, ossia un miliardesimo di metro).

tale lunghezza è il limite percettibile dalla nostra retina, e pertanto i raggi UV non sono a noi visibili otticamente.

sono formati da fotoni particolarmente energetici, e sono un naturale sottoprodotto di molte reazioni fisiche, come ad esempio la fusione nucleare.

la stella più vicina al nostro pianeta, il sole, ne produce una grande quantità in ogni momento, per via dell’incessante fornace nucleare che fonde l’idrogeno trasformandolo in elio.

datosi che gli atomi di elio prodotti dalla fusione sono più leggeri degli atomi di idrogeno utilizzati per produrli, per la nota equazione di Albert Einstein (E=mc2), parte di questo processo si disperde in energia, e i raggi UV sono a loro volta parte di questo prodotto.

viaggiando alla velocità massima possibile per questo Universo, i raggi UV arrivano dopo qualche minuto sino al nostro pianeta, dove vengono in gran parte assorbiti dalla fascia di ozono che compone l’ozonosfera.

una minima parte di essi, però, riesce a penetrare l’ozonosfera, e dunque ad arrivare sino a noi.

i raggi UV sono identificati come ‘radiazioni ionizzanti’ poiché, a livello atomico, hanno abbastanza energia da rompere i legami molecolari degli acidi nucleici (il DNA) delle cellule degli animali, causando dunque pericolose mutazioni.

il corpo umano ha dei sistemi di protezione contro i raggi UV, che si basano principalmente sulla produzione di melanina, un pigmento scuro prodotto dai melanociti in grado di schermare, seppur parzialmente, i nocivi raggi UV.

tuttavia, l’abbronzatura data dalla melanina non basta a proteggere le cellule della nostra cute: in alcuni casi i raggi UV penetrano comunque la barriera della melanina ed arrivano al nucleo delle cellule dell’epidermide, danneggiandone la struttura genetica e causando mutazioni cancerose.

lo spinalioma è un tumore della pelle, o meglio dei primissimi strati della stessa, che ha origine in larga misura proprio per via di questa mutazione, data dai raggi UV.

Spinalioma o basalioma?

all'esame microscopico, le cellule dello spinalioma hanno una forma inconfondibile

lo spinalioma, come detto poco sopra, è un tumore della pelle classificato come tumore cutaneo non melanomatoso.

in Dermatologia, per ‘non melanomatoso’ s’intende un carcinoma della cute che non ha avuto origine da un melanocita, cioè da una cellula del corpo che ha il compito di produrre la melanina.

esiste però un altro tumore della cute, sempre non melanomatoso, molto diffuso, statisticamente anzi il più diffuso: il carcinoma basocellulare, conosciuto anche come basalioma.

sempre neoplasia della cute, il basalioma si differenzia dallo spinalioma per la sua origine: non più dalle cellule squamose, cioè le ultimissime cellule più esterne della cute, ma bensì dalle cellule basali, cioè le cellule su cui si ‘poggia’ il primo strato della pelle, ovverosia l’epidermide.

anche il basalioma, come lo spinalioma, è classificato come un epitelioma, cioè un tumore dell’epitelio (l’epidermide).

i due tumori rappresentano la maggioranza assoluta dei carcinomi della cute, anche se il basalioma è statisticamente il più comune (circa il 75-80% delle lesioni tumorali non melanomatose).

Come si diagnostica uno spinalioma?

la diagnosi dello spinalioma è clinica, ed è confermata eventualmente da una biopsia tissutale o esame istologico.

durante la visita il Medico ispeziona la lesione, anche con l’aiuto di lenti ingrandenti o microscopio digitale, e contestualmente interroga il paziente sui suoi stili di vita e sulla sua storia clinica.

l’aspetto della lesione può già indirizzare il Medico verso la giusta diagnosi: il colore, l’estensione, l’evoluzione nel tempo (se la ferita si è ingrandita in fretta oppure no), i suoi margini, sono tutti indizi che possono far sospettare l’origine tumorale o meno.

la conferma certa della natura dello spinalioma è possibile solo con la biopsia, quindi l’asportazione di un pezzetto di lesione, che verrà inviato poi in un laboratorio specializzato, per l’analisi al microscopio.

alternativamente, se il Chirurgo ritiene comunque di asportare la lesione per motivi di sicurezza, può essere inviata al laboratorio tutta la neoformazione, per l’esame istologico.

Come si cura uno spinalioma?

il solo modo per guarire completamente da uno spinalioma è la sua rimozione totale mediante la Chirurgia (terapia d’elezione), oppure la distruzione totale delle sue cellule maligne.

vi sono differenti metodi per arrivare allo stesso risultato, ed è compito del Chirurgo valutarne l’adozione in base all’indicazione clinica del paziente.

Andiamoli a scoprire:

escissione chirurgica

la tecnica d’elezione per l’eliminazione tout-court dello spinalioma, effettuata mediante l’incisione di una losanga che, oltre alla ferita, asporta anche parte del tessuto sano (il cosiddetto margine di sicurezza).

lo spinalioma non è un tumore che, solitamente, si estende in profondità nei tessuti, quindi l’incisione non è, in genere, profonda.

se bene attuata, questa tecnica chirurgica ha alta percentuale di successo, in quanto è quella con minori possibilità di lasciare cellule tumorali e, quindi, di portare a recidive;

curettage

tecnica chirurgica in cui la lesione viene raschiata con un particolare strumento (la curette), con l’obiettivo di asportare tutte le cellule del tumore.

solitamente, alla fine del curettage, il fondo della lesione viene cauterizzato con un ago elettrico (ma può essere usato anche un laser o una penna al plasma), per assicurarsi di aver distrutto tutte le cellule tumorali.

il trattamento di curettage ed elettrodissecazione è solitamente riservato a spinaliomi molto piccoli, e il rischio di recidive è più elevato rispetto all’escissione chirurgica;

cauterizzazione laser

un laser ad alta potenza viene utilizzato sulla lesione tumorale, con l’obiettivo di far vaporizzare tutte le cellule infette.

la cauterizzazione dovuta al calore del laser riduce anche il sanguinamento, e permette di risparmiare il più possibile i tessuti sani.

come nella tecnica di elettrodissecazione, il rischio di recidive è elevato, poiché non vi è mai la certezza di aver bruciato fino all’ultima cellula tumorale;

crioterapia

il carcinoma spinocellulare viene spruzzato con l’azoto liquido, che determina il congelamento e quindi la morte delle cellule tumorali.

è la tecnica che lascia le cicatrici meno visibili, ma è anche la tecnica che ha le recidive più alte a livello statistico;

radioterapia

le cellule tumorali dello spinalioma vengono bombardate da un fascio di raggi X ad alta energia, che le bruciano e le distruggono.

sebbene i macchinari attuali siano molto più precisi di quelli del passato, un certo numero di cellule sane viene comunque danneggiato dalla terapia.

la radioterapia viene utilizzata raramente sullo spinalioma, in quanto comporta un alto rischio di recidive, e solitamente su tumori abbastanza profondi.

come sempre, non vi è una tecnica migliore di un’altra, ma è il Chirurgo che decide quale è la migliore per il paziente, considerando l’estensione della lesione e la sua posizione anatomica.

Quante probabilità ci sono di guarire da uno spinalioma?

se preso per tempo e curato con la giusta terapia eradicativa, lo spinalioma è un tumore dal quale si può guarire completamente.

fortunatamente, il carcinoma spinocellulare è un tumore che raramente risulta aggressivo dei tessuti profondi.

i casi di aderenze con muscoli ed ossa, causati da uno spinalioma, sono eventi decisamente rari, e quindi questo vuol dire che, asportato per tempo, la possibilità di cura totale dalla neoplasia è molto alta.

ovviamente, come per qualsiasi altro cancro, non solo della pelle, è fondamentale la diagnosi precoce, che deve essere seguita da una terapia eradicativa altrettanto veloce.

Rimangono brutte cicatrici dopo l’asportazione di uno spinalioma?

la lesione tumorale dello spinalioma prevede la sua obbligatoria asportazione o distruzione, per mezzo dell’escissione chirurgica oppure del trattamento ad energia (laser, plasma, raggi X, ecc.).

come nella cura di ogni altro tumore, anche se la Chirurgia e la Medicina sono ormai estremamente avanzate e capaci di rispettare il più possibile i tessuti sani, tutti i protocolli prevedono una parziale distruzione degli stessi.

in Chirurgia, l’asportazione dei tessuti sani a contorno di quelli malati è chiamato ‘margine di sicurezza’, ed è un protocollo imprescindibile per la cura di ogni tumore.

questo vuol dire che, qualsiasi sia la tecnica utilizzata per l’estirpazione dello spinalioma, ciò comporterà un’inevitabile cicatrice.

la dimensione e la forma di questa cicatrice però possono variare enormemente, sia in relazione alla tecnica utilizzata e alla bravura del chirurgo che, ovviamente, dall’estensione reale del tumore e dalla sua posizione anatomica.

difatti, lo spinalioma (come del resto anche un basalioma o un melanoma) possono solo parzialmente mostrarsi in superficie della cute, mentre possono estendersi anche negli strati più profondi della pelle, non dissimilmente da un iceberg.

come è ovvio supporre, più il tumore si estende in profondità nei tessuti, più il Chirurgo deve scavare per asportarlo.

questo può comportare una cicatrice di maggiore estensione.

ecco perché è estremamente importante la diagnosi precoce: prima si interviene sul carcinoma, più probabilità vi sono che esso si sia poco sviluppato.

Si può prevenire lo spinalioma?

mitigare l'esposizione al sole e proteggersi con i giusti filtri solari è la prevenzione migliore per lo spinalioma

essendo causato principalmente dall’esposizione eccessiva ai raggi UV, lo spinalioma è un tumore ampiamente prevenibile.

non dissimilmente dal carcinoma basocellulare (causato anche’esso, in buona misura, dall’iper-esposizione al sole), lo spinalioma si può prevenire con poche e semplici regole:

• Evitare le esposizioni prolungate al sole nelle ore centrali della giornata;
• Utilizzare adeguati filtri solari di protezione idonea prima di ogni esposizione, anche se si ha già la pelle abbronzata;
• Indossare gli occhiali da sole, un adeguato cappello (possibilmente, bianco o comunque chiaro) ed adeguati indumenti coprenti, possibilmente anch’essi chiari;
• Evitare tout-court l’uso delle lampade abbronzanti ai raggi UV;
• Eseguire periodicamente un check dei propri nevi, sia autonomamente che rivolgendosi ad un Medico per l’adeguata mappatura;
• Non trascurare né sottovalutare nessuna lesione cutanea, specie se ‘fresca’, cioè comparsa da poco, che appare in rapida evoluzione

queste semplici regole sono sufficienti a prevenire gran parte degli spinaliomi, oppure ad intervenire prontamente per diagnosticarli e trattarli, nel caso, impedendone l’espansione abnorme nei tessuti sani.

Chi è il Medico a cui ci si può rivolgere per la diagnosi e la cura di uno spinalioma?

il carcinoma spinocellulare è un’affezione della cute, il cui campo di competenza ricade nella Dermatologia e nella Chirurgia Plastica.

pertanto, il Medico idoneo e specializzato per la diagnosi e la cura (anche chirurgica) di uno spinalioma è il Dermatologo oppure il Chirurgo Plastico.

è a questi professionisti che ci si può dunque rivolgere in caso di sospetto spinalioma.

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il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico di Milano, con grande esperienza nella diagnosi e nella cura, anche chirurgica, dei carcinomi della pelle, inclusi gli spinaliomi.

nel suo studio troverai competenza ed esperienza, nonché un moderno microscopio digitale, che aumenta la precisione diagnostica e permette al Dottore di rilevare qualsiasi anomalia della pelle, compresi gli spinaliomi.

la tecnica chirurgica del Dott. Alberto Gallucci gli consente di intervenire su qualsiasi area del corpo, limitando al massimo il danneggiamento dei tessuti sani e garantendo sempre le minor cicatrici visibili.