Chirurgia Plastica Mini Invasiva a Milano
Il seno poco sviluppato: da cosa è dipeso?

Chirurgia Plastica Mini Invasiva a Milano

Il seno poco sviluppato

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Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

sei una donna che, sin dall'adolescenza, non ha mai sperimentato un aumento considerevole del seno, che invece è sempre rimasto piccolo e, magari, non ben formato?

il seno è una parte estremamente importante sia livello fisiologico che psicologico, per qualsiasi donna.

difatti, il seno è forse il carattere sessuale secondario più importante, sia per una ragazza che per una donna adulta.

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tuttavia, non sempre la donna sviluppa un seno confacente alla sua psicologia, alle sue aspettative e, in buona sostanza, i suoi desideri.

il seno piccolo e poco sviluppato, sebbene non sia propriamente una patologia medica in senso stretto, diventa comunque un complesso psicologico molto pesante per alcune donne, che non superano mai quello che considerano un vero e proprio disagio, e talvolta addirittura una menomazione.

fortunatamente, ormai da diversi anni la Chirurgia Plastica ha sviluppato un protocollo sicuro e praticamente accessibile a tutte le donne, in grado di aumentare sia il volume del seno e sia la modellazione delle sue forme.

leggi questa pagina per scoprire che cos'è la mastoplastica additiva e cosa può fare per risolvere il problema del seno piccolo e poco sviluppato.

Il seno: il segno distintivo dei mammiferi

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

gli esseri umani hanno un seno formato da due mammelle, ipotrofiche negli uomini e invece ipertrofiche nelle donne

il seno è quella parte anatomica del corpo caratteristica ben distinguibile di tutti i mammiferi, uomo incluso.

lo scopo principale del seno è quello di ospitare le ghiandole mammarie, cioè le ghiandole che servono alla produzione del latte mammario, con cui la femmina della specie allatta i neonati.

la quantità di ghiandole mammarie nei mammiferi cambia da specie a specie, e nell'essere umano sono presenti due ghiandole, poste grosso modo all'altezza del torace.

il seno è presente anche nei maschi della specie, ma in questo caso le ghiandole mammarie risultano atrofizzate, e quindi estremamente contenute nel volume e nella forma totale.

di rimando, la donna ha invece seni molto sviluppati, in quanto le sue ghiandole mammarie risultano, in un soggetto normo conformato, ben voluminose ed attive, cioè pronte a produrre il latte mammario dopo l'eventuale gravidanza e il parto.

per gli essere umani, il seno della donna è un richiamo sessuale: difatti, con le sue rotondità il seno della donna attira ed eccita sessualmente l'uomo, potendo quindi permettere l'inizio del rituale di corteggiamento (abbastanza complesso, nel caso dell'essere umano) e l’accoppiamento.

psicologicamente quindi, per una donna, il seno ha un enorme valenza e, storicamente, in ogni cultura di qualsiasi epoca, il seno prosperoso e ben voluminoso è da sempre associato alla fertilità, all'abbondanza e, in generale, alla vita stessa.

per tutti questi aspetti, sia prettamente animali che antropologici, solitamente la donna da enorme importanza al suo seno, con cui stabilisce un vero e proprio rapporto speciale.

per questo motivo, quando la forma e il volume del seno non rispecchiano esattamente quello che invece la donna (dentro di lei a livello psicologico), vorrebbe o gradirebbe, si può instaurare un qualcosa molto simile ad un vero e proprio disagio, che spesso colpisce la giovinetta già dall'età adolescenziale.

Lo sviluppo del seno segue un comando genetico, e non è dipeso dagli stili di vita o da quant'altro.

Spesso, tale comando è comune alle generazioni passate, di cui la donna neppure ha notizia: ma il suo DNA se lo ricorda, e ripropone una forma di seno magari appartenuta a qualche sconosciuta trisavora.

Perché il seno si sviluppa poco?

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

ipotrofismo mammario su paziente di 45 anni

lo sviluppo del seno in una donna varia da persona a persona, ed è deciso principalmente su base genetica.

il volume del seno è dato da due tessuti specifici: il tessuto adiposo, cioè il grasso, e il tessuto ghiandolare, cioè la ghiandola mammaria vera e propria.

la percentuale di questi tessuti dà il volume totale del seno, ed è una percentuale che varia moltissimo da donna a donna e, non di meno, varia anche a seconda dell'età della donna stessa.

difatti, in una donna giovane, la maggior parte del volume del seno è dato dalla ghiandola mammaria (circa un 60%-70%), il restante dalla massa adiposa, che si trova sottostante la ghiandola stessa.

col tempo, le percentuali di ghiandola mammaria e di grasso si invertono: difatti, in una donna adulta, superati i quarant'anni quindi, si assiste a una riduzione della ghiandola mammaria e a un aumento invece della massa adiposa del seno.

lo sviluppo della ghiandola mammaria comincia, negli essere umani, nell'età puberale, cioè durante l'adolescenza.

com'è risaputo ed è comunque facile da intuire, tale sviluppo, nella giovinetta, è dato dall'inizio dell'attività ormonale.

lo sviluppo definitivo del seno si ha verso i 16-18 anni, quando la ghiandola mammaria raggiunge il massimo della funzionalità ed è, di fatto, pronta per produrre il latte materno in caso di gravidanza e il successivo parto.

studi ormai sviluppatisi in molti anni, eseguiti in molte università e i centri di ricerca nel mondo, hanno stabilito che è di fatto impossibile prevedere in anticipo lo sviluppo definitivo, quindi la forma e il volume totale, del seno di una donna.

difatti, oltre alla predisposizione genetica, che comunque il punto di riferimento e la base su cui il corpo svilupperà poi il seno della ragazza, possono entrare in gioco altri fattori, ad esempio disfunzioni ormonali, malformazioni congenite (si pensi ad esempio al seno tuberoso), carenze alimentari e nella nutrizione, particolari patologie debilitanti.

anche l'eventuale precoce inizio dell'attività sessuale, con gravidanze in età molto giovane, possono modificare anche drasticamente la forma finale del seno della ragazza.

in generale, quindi, un non idoneo oppure carente sviluppo del seno di una ragazza ha svariate motivazioni, praticamente impossibili da prevedere a priori, e su cui la ragazza stessa, spesso, non ha pieno controllo.

in ambito medico, lo scarso sviluppo dei seni viene chiamato ipomastia o ipotrofia mammaria.

Ma l’ipotrofia mammaria è una patologia?

no: l'ipotrofia mammaria non è, in ambito medico, considerata una patologia, bensì uno stato fisiologico specifico della donna.

tuttavia, per i motivi esposti poco in alto, l'ipotrofia mammaria, sebbene non possa essere considerata una patologia, risulta spesso psicologicamente molto invalidante per la donna, al punto da divenire, sovente, una vera e propria ossessione in grado di diminuire fortemente la qualità della sua vita.

L’aumento del seno: da desiderio impossibile a possibilità per tutte, con la mastoplastica additiva

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

disegni preparatori per l'intervento di mastoplastica additiva

la mastoplastica additiva è, nella chirurgia plastica, l'intervento preposto all'aumento del volume del seno, non che alla sua modifica estetica.

intervento che ha ormai quasi cent'anni, le cui prime testimonianze mediche risalgono addirittura alla Germania degli anni 30, la mastoplastica additiva è, assieme alla rinoplastica e alla blefaroplastica, la punta di diamante di tutta la Chirurgia Plastica.

lo scopo principale della mastoplastica additiva, come il nome lascia ben intendere, è quello dell'aumento del volume del seno, nonché della modifica estetica della sua forma.

l'intervento è concettualmente uguale a quello che veniva praticato quasi 100 anni fa, e si basa sull'inserimento di delle protesi biocompatibili all'interno del seno.

tali protesi sono costruite in una speciale mescola al silicone, e la loro tecnologia costruttiva è costantemente perfezionata dall'industria protesica.

allo stato attuale della tecnologia, le moderne protesi al silicone offrono delle caratteristiche eccezionali, sia di sicurezza che di biocompatibilità, talmente elevate che spesso, molti produttori, le garantiscono addirittura a vita.

nell'intervento di mastoplastica additiva, la protesi è posizionata all'interno del seno accedendo da diversi punti: con un'incisione che segue il contorno dell'areola del seno (accesso periareolare), con un'incisione sul quadrante inferiore del seno, all'attaccatura dello stesso al petto, oppure anche con un'incisione sotto ascellare.

la protesi deve sia aumentare il volume del seno sia armonizzarne le forme, eventualmente correggendo anche casi di asimmetrie delle due mammelle.

il posizionamento della protesi può essere sottoghiandolare, sottomuscolare oppure con tecnica dual plane, dove la protesi è inserita parzialmente sotto al muscolo pettorale e anche sotto la ghiandola mammaria.

un altro tipo di mastoplastica, in realtà non molto utilizzato, prevede l'aumento del seno ricorrendo a grasso autologo della paziente, prelevato da specifiche zone, come ad esempio i glutei o la zona trocanterica.

tale intervento di mastoplastica viene chiamato lipofilling, ma è un intervento che ha dei forti limiti applicativi, in quanto incapace di aumentare in maniera considerevole ed armonica le mammelle e, soprattutto, è un intervento che può anche non essere definitivo e risolutivo, per via della naturale tendenza al riassorbimento del grasso impiantato.

La mastoplastica additiva è un intervento sicuro, che non pregiudica i futuri controlli mammografici e senologici e non aumenta il rischio di tumore del seno.

Non c'è infatti nessuna correlazione tra l'inserimento delle protesi mammarie ed un aumento di rischio di un carcinoma alla mammella.

Non c'è alternativa all'operazione chirurgica per l'aumento del seno?

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

mastoplastica additiva su paziente di 35 anni

no, è possibile ottenere un aumento del seno poco sviluppato esclusivamente con un intervento chirurgico, i cui risultati migliori sono legati all'inserimento di protesi adatte alla paziente.

la scelta delle protesi, del loro volume e della loro forma è un atto medico, che deve essere proposto dal Chirurgo Plastico dopo un'adeguata visita di Medicina Estetica.

in tale visita alla paziente viene spiegato l'intervento chirurgico di mastoplastica e viene concordato con lei il miglior rapporto proporzionale del nuovo seno.

Diversi tipi di protesi, diverse esigenze

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

le protesi moderne con superficie nanotesturizzata offrono incredibili qualità e resistenza eccezionale

nel corso degli anni, la tecnologia di costruzione delle protesi è costantemente progredita, e le protesi moderne utilizzate per la mastoplastica additiva offrono incredibili caratteristiche di sicurezza, nonché di comfort e biocompatibilità.

essenzialmente, sono utilizzate tre tipi di protesi:

  • Protesi tonde;
  • Protesi anatomiche;
  • Protesi ergonomiche

le protesi tonde sono le protesi ormai utilizzate da quasi un secolo.

come il nome lascia intuire, sono sferiche, e possono quindi essere impiantate in ogni posizione.

sono perfette per dare grande volume al seno, sono particolarmente utili nei casi in cui la paziente presenti una ghiandola mammaria di piccola entità, magari svuotata dopo uno o più parti.

posizionate sotto la ghiandola mammaria, le protesi tonde danno un aspetto estremamente naturale rispettando l'armonia dei seni.

le protesi anatomiche sono invece protesi al contrario di quelle rotonde, che presentano una forma, ovvero sia e chiaramente riconoscibile un sopra e uno sotto.

sono protesi che vengono utilizzate soprattutto quando vi è una decisa asimmetria dei seni, da correggere visivamente.

se ben posizionate offrono ottimi risultati estetici, estremamente naturali, ma hanno lo svantaggio di non essere particolarmente indicate nelle donne che effettuano molta attività sportiva, poiché il rischio di uno spostamento della protesi deve essere sempre considerato.

le protesi economiche sono molto simili alle protesi anatomiche, sono state pensate con un design per l'appunto ergonomico, in grado di adattarsi anche a situazioni di grande asimmetria delle mammelle.

va necessariamente fatto notare che non esiste un tipo di protesi migliore di un altro: ogni tipologia di protesi è stata pensata per adattarsi ad una particolare problematica, ed è il chirurgo plastico che, dopo la visita specialistica, decide e concorda con la paziente la giusta tipologia di protesi, più adatta per ottenere un seno armonico ed esteticamente piacevole.

La nanotesturizzazione delle protesi

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mastoplastica additiva su paziente di 45 anni, due settimane dopo l'intervento

le protesi moderne, a differenza di quelle utilizzate sino a qualche anno fa, hanno una caratteristica che le rende particolarmente utili e che riduce al minimo il rischio di complicanze post chirurgiche.

tale caratteristica è chiamata testurizzazione, e consiste in una particolare stampa in rilievo (un vero e proprio pattern) con cui è incisa la superficie della protesi stessa.

la tecnologia moderna consente di testurizzare questa particolare trama, a rilievo, su superfici nell'ordine dei nanometri (un nanometro è un milionesimo di metro, nel Sistema Internazionale).

questa capacità tecnologica moderna permette dunque di ottenere protesi con un aspetto esteriore completamente nanotesturizzata: ciò vuol dire che il pattern delle protesi è talmente piccolo da non essere visibile all'occhio.

questa superficie rugosa è di essenziale importanza, poiché diminuisce il rischio di infezioni post chirurgiche e abbassa moltissimo la probabilità di una pericapsulite, cioè un'infiammazione della capsula periprotesica che il corpo naturalmente forma dopo l'inserimento della protesi.

la nanotesturizzazione delle protesi e l'uso dei nuovi protocolli antisettici, come ad esempio il bagno nella soluzione antibiotica prima dell'inserimento delle protesi, hanno ridotto il rischio di infiammazione della capsula periprotesica dal 30% sino ad un incredibile 2%.

Le protesi moderne sono in grado di dare un aspetto naturale e più armonico al seno?

la moderna mastoplastica additiva, al contrario di quella praticata nel passato, permette di ottenere eccellenti risultati in pressoché qualsiasi condizione di partenza del seno.

l'amplissima scelta di protesi, sia nella loro tipologia che nel volume, permette al Chirurgo Plastico, in accordo con la paziente, di ottenere praticamente qualsiasi tipo di risultato.

spesso, la richiesta che viene fatta al Chirurgo Plastico è quella di ottenere un seno sì più voluminoso, ma anche più armonico e che, possibilmente, non appaia come innaturale.

questo è possibile, e dipende non solo dalla bravura del Chirurgo, ma anche dall'uso accurato e ponderato delle protesi, dalla scelta della loro tipologia e, non meno importante, anche dalla buona scelta del loro volume totale.

l'operazione di mastoplastica additiva è da molti vista come una vera e propria opera artistica della Chirurgia Plastica: questo può sembrare a prima vista eccessivo, ma considerando l'importanza che spesso una paziente da al proprio seno e le grandi aspettative che in esso ripone (almeno, una volta che ha deciso di ricorrere alla Chirurgia), ciò invece ha un grande senso.

È possibile aumentare il volume del seno prima dei 18 anni di età?

no, in Italia ai sensi della Legge non è possibile intervenire sulle pazienti di età inferiore ai 18 anni, almeno con l'intervento di mastoplastica additiva, anche in presenza di consenso dei genitori.

ovviamente, la limitazione vale per gli interventi di mastoplastica additiva di Chirurgia Estetica, e quindi non di Chirurgia Ricostruttiva.

la ragazza che intende quindi ritoccare il suo seno in quanto non percepito come soddisfacente deve necessariamente aspettare il compimento del 18º anno di età.

Quanto dura un'operazione di mastoplastica additiva, e dopo quanto si può tornare alla vita di tutti i giorni?

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

mastoplastica additiva su paziente di 36 anni, una settimana dopo l'intervento

la Chirurgia moderna ha perfezionato al massimo l'intervento di mastoplastica additiva, che quindi ora risulta molto meno invasivo rispetto al passato.

si potrebbe dire, a ben vedere, che l'intervento di mastoplastica additiva praticato ai giorni nostri è un vero e proprio intervento di mini Chirurgia Plastica.

la mastoplastica additiva praticata ai giorni nostri viene eseguita non più in anestesia generale, ma in anestesia locale con una leggera sedazione.

la paziente viene quindi sedata, e non più intubata: questo garantisce un ritorno immediato alla lucidità subito dopo l'operazione, garantendo al contempo l'assoluto oblio di quanto accaduto durante l'intervento.

l'assenza dell'anestesia generale permette una dimissione della paziente immediata, che dunque può tornare direttamente alla sua abitazione dopo un piccolo periodo di osservazione.

l'intervento chirurgico di mastoplastica additiva può variare nei tempi, ma solitamente, per un Chirurgo esperto e dotato di buona manualità, si conclude in circa un'ora/un'ora e mezza.

dopo la fine dell'intervento chirurgico, il Chirurgo e l'equipe sanitaria medicano la paziente, applicando una medicazione compressiva, che dovrà essere tenuta per qualche giorno.

in qualche caso, per prevenire il ristagno dei liquidi, alla paziente è applicato un piccolo drenaggio, che viene comunque levato il giorno successivo all'intervento.

il controllo della paziente avviene dopo circa 24 ore, periodo dopo il quale il Medico solitamente leva il drenaggio.

dopo circa una settimana, in cui la paziente può già tornare al lavoro di concetto, c'è una seconda medicazione in cui viene asportata la fasciatura compressiva, e viene fatto indossare alla paziente un particolare reggiseno curativo, elastico, non dissimile dai reggiseni utilizzati in ambito sportivo.

la paziente è poi controllata dopo ulteriori 10 giorni, con la rimozione dei punti di sutura.

dopo circa un mese, in cui la paziente è già tornata alle sue attività quotidiane e lavorative, c'è un ulteriore controllo, con un eventuale serie di massaggi terapeutici drenanti, che aiutano il riassorbimento dei dei liquidi post intervento e fanno sgonfiare prima l'edema chirurgico.

il ritorno all'attività sportiva è permesso dopo l'avallo del Medico, ed avviene in circa 5/6 settimane.

il nuovo seno prenderà la conformazione definitiva dopo circa 2/3 mesi.

L'intervento di mastoplastica additiva per aumentare il volume del seno e doloroso?

Il seno poco sviluppato: cosa si può fare per migliorarlo?

assolutamente no: l'intervento moderno di mastoplastica additiva è quasi del tutto indolore per la paziente.

l'esigua necessaria incisione per inserire la protesi, l'uso dell'antidolorifico e della cura antibiotica profilattica, unito alla medicazione compressiva e poi all'uso del reggiseno curativo rende il post intervento assolutamente indolore per la paziente.

più che dolore, spesso la paziente manifesta una leggera sensazione di fastidio e indolenzimento, che comunque si risolve nel giro di pochi giorni.

per tenere a bada questo fastidio è sufficiente l'assunzione di normali antinfiammatori, facilmente reperibili in qualsiasi farmacia.

Oltre all'aumento del volume del seno, è possibile anche alzare un seno particolarmente prolassato verso il basso?

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mastoplastica additiva su paziente di 45 anni

la mastoplastica additiva è un intervento che ha come obiettivo quello dell'aumento del seno per mezzo dell'aumento del suo volume.

la mastoplastica additiva non ha quindi come obiettivo principale quello invece del risollevamento delle mammelle: a tale scopo, la chirurgia plastica ha sviluppato un altro tipo di intervento, chiamato mastopessi.

la mastopessi è quell'intervento chirurgico specializzato proprio nel sollevare un seno particolarmente cadente, risolvendo quindi quella che viene chiamata in gergo medico la ptosi mammaria.

spesso e volentieri, tuttavia, seni decisamente piccoli possono essere anche prolassati verso il basso e cadenti.

in quel caso, è possibile combinare l'intervento di mastoplastica additiva con quello della mastopessi, in un'unica seduta.

in tale intervento, il Chirurgo Plastico provvederà, in un'unica operazione, all'inserimento della protesi mammaria e, contemporaneamente, al sollevamento delle mammelle.

L'intervento di mastoplastica additiva può essere considerato definitivo?

l'intervento di aumento del seno per mezzo della mastoplastica additiva è pensato per essere molto, molto duraturo.

sebbene sia comunque necessario procedere a periodiche revisioni delle protesi (in genere, basta una visita di controllo ogni cinque anni), le moderne protesi nanotesturizzate sono garantite per rimanere in sede e non dare particolari problemi per moltissimi anni.

mediamente, vi è bisogno di una revisione dell'intervento di mastoplastica ogni circa 10/15 anni, il che rende l'intervento di aumento del seno, se non definitivo, almeno dai risultati considerati veramente duraturi.

Qual è il medico specializzato nell'aumento del seno per mezzo della mastoplastica additiva?

lo specialista sanitario di riferimento per la mastoplastica additiva e per l'aumento del seno è il Chirurgo Plastico.

il Chirurgo Plastico è infatti un medico specializzato in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva oppure Chirurgia Generale, con grande esperienza nella senologia, cioè quella parte della Medicina e della Chirurgia che si occupa specificatamente delle malformazioni del seno, delle sue patologie e, non di meno, anche nel suo aumento di volume a fini estetici.

la paziente che intendesse dunque procedere all'aumento del seno per mezzo della mastoplastica additiva dovrebbe, in primo luogo, prenotare una visita specialistica di Chirurgia Estetica, rivolgendosi a un Chirurgo Plastico di sua fiducia.

l'intervento di aumento del seno è convenzionabile col servizio sanitario nazionale?

no, l'intervento di mastoplastica additiva effettuato esclusivamente per fini estetici non è mutuabile, in nessun ospedale o struttura convenzionata col SSN.

questo vuol dire che la paziente che intende effettuare un intervento estetico di aumento del seno deve pagare in solvenza (privatamente) le spese sanitarie, sia del Chirurgo che dell'equipe medica necessaria all'operazione.

per gli effetti della corrente Legge in materia, i soli interventi di mastoplastica additiva convenzionati col SSN sono quelli di Chirurgia Ricostruttiva, effettuati ad esempio dopo un intervento di rimozione di un carcinoma alla mammella.

anche patologie malformative del seno, come ad esempio il cosiddetto 'seno tuberoso', sono mutuabili col SSN, poiché rientrano nei problemi funzionali e non meramente estetici.

purtroppo in Italia, per via dell'ormai atavica mancanza di Chirurghi Plastici operanti in strutture pubbliche o comunque convenzionate, per tali interventi ricostruttivi spesso la paziente deve aspettare molti anni, in quanto le liste di attesa sono generalmente estremamente lunghe.

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Quindi ricorda che...
  • il seno è quella parte anatomica distintiva di tutti i mammiferi, che ha come scopo principale quello di produrre il latte mammario per i neonati;
  • nell'essere umano il seno è composto da due mammelle, atrofizzate negli uomini e invece voluminose ed attive nelle donne;
  • lo sviluppo del seno comincia alla pubertà, sotto il comando ormonale del corpo della giovinetta;
  • ogni donna sviluppa una conformazione specifica del seno, dovuta principalmente all'ereditarietà genetica;
  • fattori esterni come cure farmacologiche o disfunzioni endocrine, nonché problemi della dieta, possono modificare il normale sviluppo del seno;
  • la maternità modifica la dimensione delle ghiandole mammarie, gonfiandole e poi svuotandole, lasciando il loro tessuto particolarmente lasso;
  • alcune donne non sviluppano un seno soddisfacente al loro desiderio, e di questo se ne fanno un grande problema psicologico;
  • spesso, al seno di piccolo volume è associata anche una ptosi delle mammelle, che spinge in seno verso il basso;
  • storicamente e in pressoché ogni cultura del mondo, il seno voluminoso e ben sollevato è considerato un grande richiamo sessuale;
  • per la donna, il seno è di importanza cruciale, non solo a livello funzionale, ma anche (e spesso, soprattutto) a livello psicologico;
  • l'intervento chirurgico che mira a ridare una buona forma al seno ed aumentarne il volume è la mastoplastica additiva;
  • la mastoplasticaadditiva è generalmente effettuata mediante l'inserimento di speciali protesi al silicone, di tipologia e volume variabile;
  • la mastoplastica additiva con lipofilling prevede un prelievo autologo del grasso della paziente, ma dona spesso risultati modesti o addirittura peggiorativi;
  • le protesi utilizzate per la moderna mastoplastica additiva sono costruite in un gel al silicone semi-solidificato, ed offrono incredibili standard di qualità e sicurezza;
  • l'intervento di mastoplastica additiva non è doloroso, e viene praticato in anestesia locale con sedazione;
  • la dimissione dopo un intervento di mastoplastica additiva è immediata, e la paziente può tornare al lavoro di concetto dopo circa 4-5 giorni;
  • i risultati finali del nuovo seno dopo l'intervento di mastoplastica additiva sono visibili dopo circa 2-3 mesi dall'operazione;
  • in italia, per legge, solo le pazienti maggiorenni possono ricorrere all'intervento di mastoplastica additiva per motivi estetici;
  • l'intervento di mastoplastica additiva è convenzionato col servizio sanitario nazionale solo ed esclusivamente se ha motivazioni funzionali, come ad esempio una ricostruzione post intervento oncologico
Chirurgo Vascolare Proctologo a Milano Dott.ssa Luisella Troyer

Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Alberto Gallucci il giorno:

lunedì 06 novembre, 2023

Il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico, specialista in Chirurgia Generale.

Nel corso del suo trentennale esercizio della professione medica, il Dottore si è perfezionato della Chirurgia Ricostruttiva e nella Senologia, sperimentando nuovi protocolli ricostruttivi per le pazienti oncologiche, che necessitavano di ricostruzione del seno menomato da un necessario intervento di rimozione tumorale.

In oltre venticinque anni di Chirurgia Plastica e Generale, il Dottore ha accumulato oltre 20.000 ore di sala operatoria, spesso in interventi molto complessi di ricostruzione senologica.

L'obiettivo del Dottore è, da sempre, garantire alle pazienti il minor disturbo e fastidio possibile nel post-operatorio, e per questo si è particolarmente dedicato alla Chirurgia mini-invasiva, che garantisce eccellenti risultati a fronte di un tempo di recupero veramente contenuto.

Negli ultimi anni d'attività, il Dottore si è particolarmente perfezionato nella diagnosi e nella terapia chirurgica del lipedema, e nella Liposuzione a Zone Selettive: un tipo di liposuzione LRS (Lipedema Reduction Surgery) particolarmente indicato per asportare grandi quantità di grasso patologico, pur garantendo alla paziente la sicurezza dell'intervento e un tempo di recupero ridotto.

Quotidianamente, nel suo ambulatorio di Milano, il Dottore esegue piccoli interventi chirurgici di asportazione delle cisti (sebacee e tendinee), nonché di eradicazione dei tumori della pelle (basaliomi, spinaliomi e melanomi).

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Le pazienti del dottore dicono:
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Chirurgo di bravura eccezionale, che visita in uno studio peraltro molto bello. Addominoplastica eseguita in anestesia locale, zero dolore anche nel post operatorio. Grazie ancora, Dottore!"
Marta Anna
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Già dopo soli tre incontri si sono fatti vedere i primi risultati positivi. Non vi dico che soddisfazione!"
Gloria
Dentista d'eccellenza in centro a Milano
‟Alberto Gallucci posso dire essere un validissimo professionista. Lo consiglio con estrema convinzione."
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