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Il basalioma: i sintomi, la diagnosi e la terapia

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Il basalioma (il carcinoma basocellulare)

il tumore della pelle più comune
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ti piace prendere l’abbronzatura e, in estate, stai usualmente molte ore sotto al sole?

la ‘tintarella’ in realtà altro non è che la protezione (estrema) del corpo contro gli invisibili raggi ultravioletti (UV) che, emessi dal sole, arrivano direttamente sino a noi, causando malformazioni negli acidi nucleici degli esseri biologici che si espongono troppo.

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il carcinoma basocellulare, chiamato anche in breve basalioma, è un tumore della pelle appartenente alla famiglia degli epiteliomi, causato nella maggioranza dei casi proprio dall’esposizione prolungata e sconsiderata ai raggi solari.

leggi questa pagina per conoscere in maniera approfondita questo comune tumore della pelle, e quello che si può fare per diagnosticarlo e curarlo.

Cosa sono i raggi UV?

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il sole è la principale fonte di raggi uv che colpiscono il nostro pianeta in ogni momento

i raggi UV, abbreviazione di Ultra-Violetti, sono una parte della radiazione elettromagnetica, cioè la luce.

la luce, composta da particelle indivisibili chiamate fotoni, non è solamente quella che riusciamo a percepire con i nostri occhi: in realtà il suo spettro è molto più ampio, ben oltre il nostro sguardo.

difatti, viaggiando alla velocità massima possibile per questo Universo (circa 300.000 Km/s), i fotoni vibrano, con differenti frequenze e a differenti energie, creando delle vere e proprie perturbazioni nel tempo e nello spazio (delle onde).

il nostro occhio riesce a percepire solo i fotoni con una certa frequenza e una limitata ampiezza d’onda: dai 700 nm circa ai 400nm (1nm corrisponde ad un miliardesimo di metro).

ogni frequenza ed ampiezza d'onda è percepita dal nostro occhio come un colore.

l’intervallo che noi percepiamo è chiamato in ambito scientifico iride oppure, semplicemente, luce visibile, e spazia grossomodo tra il viola-blu sino al rosso.

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l'ozono, una forma allotropica dell'ossigeno, si forma ad alte quote proprio per l'azione dei raggi uv

al di là dell'intervallo di ampiezze d'onda comprese nell'iride, la nostra retina (il ‘sensore’ naturale dei nostri occhi, che converte la luce in impulsi elettrici) non riesce ad inviare informazioni al nostro cervello.

i raggi UV sono tutti quei fotoni che hanno ampiezza d’onda dunque inferiore ai 400nm, per arrivare sino ai 10nm.

nel nostro sistema solare, la fonte principale di raggi UV è il sole che, fondendo costantemente idrogeno nella sua fornace nucleare, emette come sotto-prodotto una grandissima quantità d’energia sotto forma di radiazioni, tra cui proprio i raggi UV.

viaggiando alla velocità della luce, i raggi UV, carichi d’energia, vengono in larga misura assorbiti dalla barriera dell’ozono dell’ozonosfera, ma parte di loro riesce comunque a penetrare.

questi raggi UV sono un pericolo per gli esseri biologici come noi mammiferi, perché la loro energia è molto elevata, al punto tale da causare danni alle strutture molecolari delle nostre cellule.

il carcinoma basocellulare è proprio il risultato possibile di uno di questi danni.

Cos’è il basalioma?

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il basalioma, chiamato più propriamente carcinoma basocellulare, è un tumore della pelle, in particolar modo del suo ultimo e più esterno strato, cioè l’epidermide.

il basalioma ha questo nome proprio perché è una degenerazione maligna delle cellule basali dell’epitelio, cioè cellule abbastanza grosse e cubiche su cui si poggiano tutte le altre cellule dell’epidermide.

le cellule basali sono cellule abbastanza grezze, da molti comparate (giustamente) alle cellule staminali: dalla loro replicazione, difatti, si formano i cheratinociti, cioè le numerose cellule dell’epidermide che la fanno essere uno ‘scudo’ difficilmente penetrabile da batteri, microbi in generale e, non di meno, radiazioni.

il basalioma rientra nella famiglia dei tumori dell’epitelio non melanomatosi e, statisticamente, è il tumore più diffuso tra quelli dermatologici.

chiamato dunque anche epitelioma, il carcinoma basocellulare origina da una degenerazione del DNA di una o più cellule basali, a sua volta causata, nella maggior parte dei casi, da un’esposizione eccessiva alle radiazioni UV, sia solari che artificiali (lampade abbronzanti, solarium, ecc.).

Il basalioma, o carcinoma basocellulare, è un tumore della cute che origina dalle cellule basali dell'epitelio.

La pelle umana, com'è noto, è composta 'a strati': si parte dallo strato più esterno, ossia l'epidermide, per poi penetrare nel derma, lo strato mediano e l'ipoderma, l'ultimo strato più profondo, che si fonde col pannicolo adiposo e risulta 'incollato' alla tonaca muscolare.

Le cellule basali sono cellule grezze, dalla forma cubica, le ultime su cui si posa l'epidermide, che a loro volta poggiano sul derma.

Da cosa è causato un basalioma?

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come tutti i tumori maligni, il basalioma origina da una o più cellule mutate che fanno iniziare una replicazione cellulare incontrollata ed aggressiva.

questa mutazione è causata da un danneggiamento del DNA, nello specifico nella mutazione dei geni responsabili della crescita e dello sviluppo della cellula.

questa mutazione degenerativa può avvenire per predisposizione genetica, per cause esterne o per entrambi i fattori, giacché l’uno non esclude l’altro.

nel caso del basalioma, la causa principale della mutazione degenerativa delle cellule basali è l’esposizione diretta e prolungata ai raggi UV, quindi al sole o alla luce artificiale dei solarium.

penetrando nell’epidermide, i raggi UV rilasciano la loro energia alle cellule della cute, irradiandole e danneggiandone la struttura degli acidi nucleici (il DNA).

il nostro corpo ha dei meccanismi di protezione e di rigenerazione di questi danni, che sono l’abbronzatura (cioè lo schermo di melanina prodotto dai melanociti) e la rigenerazione cellulare per mezzo della nota divisione e sdoppiamento delle cellule.

tuttavia, la melanina dell’abbronzatura fornisce solo una protezione blanda contro i raggi UV, e non è sufficiente a bloccarli del tutto.

proprio durante la replicazione cellulare per sostituire le cellule danneggiate, può avvenire l’inizio del tumore: basta infatti che una singola cellula sia stata già mutata dalle radiazioni ultraviolette per far sì che il basalioma cominci a replicarsi in maniera incontrollata.

questo pericolo aumenta all’aumentare dell’esposizione solare, specie se questa è effettuata senza i filtri solari adeguati.

oltre a questa primaria causa, un basalioma può essere agevolato nella sua formazione anche dagli altri cosiddetti ‘fattori scatenanti’, come:

  • Predisposizione genetica;
  • Pelle molto chiara, e quindi povera di melanina;
  • Alcune patologie genetiche, come lo xeroderma pigmentoso;
  • Sistema immunitario debole e compromesso, come ad esempio dopo una cura chemioterapica o in presenza di infezione da HIV non adeguatamente trattata

ovviamente, possono coesistere due o più di questi fattori di rischio, aumentando quindi il pericolo dell’inizio di un basalioma.

Quali sono i sintomi di un basalioma?

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il basalioma, come del resto tutti gli altri epiteliomi, è una lesione ben visibile dell’epidermide, che può comparire in ogni punto del corpo.

l’aspetto reale di un basalioma può variare di molto da caso a caso, e spesso la lesione è confusa, da occhio poco esperto, con un comune nevo.

questa sua possibile somiglianza con lesioni invece benigne della cute, come per l’appunto i nevi, è il pericolo più grande di un basalioma, poiché può ritardarne la cura, permettendo al tumore di espandersi e ingrossarsi.

questo dovrebbe essere sempre evitato: anche se è molto raro che un basalioma penetri in profondità nei tessuti oltre la cute, come ad esempio muscoli ed ossa, la possibilità comunque esiste, e quindi la cura chirurgica è sempre obbligatoria.

va anche aggiunto che, ovviamente, più il basalioma cresce di dimensione, e più sarà necessariamente grande l’incisione necessaria a rimuoverlo, con conseguente maggiore estensione della cicatrice.

premesso questo, un basalioma può apparire e somigliare a:

  • Una lesione similare ad un nevo, dal colorito nero o blu scuro, con un bordo generalmente rialzato;
  • Una lesione in rilievo biancastra, in cui sono ben visibili anche i piccoli vasi che l’alimentano e l’atraversano. È una forma tipica dei basaliomi del viso e del collo;
  • Una lesione marrone, a volte rossastra, squamosa, piatta al centro e con bordi in rilievo, che ha la caratteristica di divenire sempre più grande col passare del tempo;
  • Una lesione simile ad una cicatrice, biancastra. È una forma quasi sempre molto aggressiva, fortunatamente rara, conosciuta anche come basalioma sclerosante

Dal basalioma, che solitamente non è un tumore non molto aggressivo, generalmente si guarisce sempre, ovviamente con la giusta terapia.

La cura d'elezione è quella chirurgica, che prevede l'asportazione di tutta la lesione e anche di un po' di tessuto sano (margine di sicurezza), necessario a scongiurare il rischio di recidive.

A seconda della zona anatomica sede del tumore, l'abilità manuale del Chirurgo e, non secondariamente, della capacità di cicatrizzazione del paziente, si possono ottenere ottime cicatrici, non molto visibili e deturpanti.

Come si diagnostica un basalioma?

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la diagnosi del basalioma è clinica, ed è confermata poi da una biopsia tissutale.

come per qualsiasi altra lesione sospetta (anche i nevi), anche per il basalioma viene tenuta in considerazione, nella diagnosi, la regola dell’ABCDE.

l’anamnesi gioca un ruolo essenziale nella visita: il Medico infatti può ottenere importanti informazioni dal paziente stesso, come stili di vita particolari (ad esempio, l’abitudine ad esporsi per lunghi periodi al sole) e altre condizioni che potrebbero favorire un tumore cutaneo, come è per l’appunto il basalioma.

l’analisi obiettiva viene effettuata con l’ausilio di una lente ingrandente, ormai sempre più spesso aiutata anche da un microscopio digitale, che aiuta il Medico ad ingrandire anche particolari molto piccoli, permettendone anche la visualizzazione a schermo.

la conferma dell’esatta natura tumorale del basalioma è però possibile solo tramite biopsia tissutale, e conseguente analisi in laboratorio.

la biopsia viene eseguita asportando una piccola parte di tessuto della lesione, che verrà poi ingrandita al microscopio del laboratorio di analisi.

all’esame visivo ingrandito, difatti, le cellule tumorali degenerate del basalioma sono immediatamente riconoscibili.

eventualmente il Medico, nel caso abbia già forti sospetti sulla natura del basalioma, può provvedere subito alla sua escissione, anticipando quindi l’esame istologico, che verrà fatto successivamente alla cura chirurgica.

ciò è spesso proposto al paziente per sicurezza: il tempo d’intervento in caso di un basalioma, come in onestà per qualsiasi altro tumore, è un fattore fondamentale per il successo della terapia.

solitamente, quando un Medico esperto ha il sospetto di una lesione tumorale, spesso tale ipotesi si rileva corretta, e confermata dalla biopsia.

Quali sono le terapie possibili per il basalioma?

come peraltro ogni formazione tumorale, anche la terapia per il basalioma si basa sull’eradicazione delle cellule degenerate.

tale eradicazione può essere ottenuta in molti modi, sia medici che chirurgici.

a prescindere dalla modalità d’intervento, l’obiettivo principale della terapia per il basalioma è quello di estirpare ogni traccia di cellula tumorale.

va sottolineato che, tra i tumori della pelle, il basalioma è quello con le più alte percentuali di successo della terapia, se ben eseguita e, soprattutto, se eseguita per tempo.

ecco perché il tempo d’intervento, quanto più breve possibile dalla diagnosi e la terapia radicale sono considerati fondamentali per la guarigione completa dal carcinoma basocellulare.

premesso ciò, attualmente le principali tecniche d’intervento per un basalioma sono:

escissione chirurgica

la tecnica d’elezione per la rimozione totale delle cellule del basalioma, effettuata col bisturi.

è la tecnica statisticamente più sicura poiché il Chirurgo, oltre che la neoformazione tumorale, asporta anche un certo margine di tessuto sano (margine di sicurezza), e questo riduce di molto il rischio di recidive.

lo svantaggio di tale tecnica è che, ovviamente, dopo l’asportazione rimane un’inevitabile cicatrice, che potrebbe essere più o meno visibile a seconda della bravura del Chirurgo e, non secondariamente, della capacità di guarigione del paziente;

laserterapia o plasmaterapia

il basalioma viene distrutto da una scarica al laser o al plasma, che vaporizza le cellule tumorali, risparmiando invece le cellule sane (o almeno, non danneggiandole eccessivamente).

lascia cicatrici ben poco visibili, ma ha il grande svantaggio di non assicurare al 100% la distruzione di tutte le cellule tumorali.

questo, per via dell’impossibilità, da parte del Medico, di visualizzare tutte le cellule maligne ad occhio nudo (ed anche con gli ingranditori).

solitamente è un trattamento che viene preferito in caso di basaliomi alle zone intime, o quando la rimozione chirurgica è anatomicamente complessa;

crioterapia

le cellule tumorali vengono congelate, e quindi distrutte, dal freddo intenso causato dall’azoto liquido.

come nella laserterapia, questo trattamento non lascia cicatrici evidenti, ma ha il (grosso) rischio di recidive, pertanto non è considerato d’elezione;

chemioterapia topica

sul basalioma vengono applicate delle creme antitumorali, cioè capaci di distruggere le cellule del tumore (che crescono in maniera molto più veloce rispetto a quelle normali).

le creme antitumorali causano ovvia dermatite, prevedono un certo periodo di applicazione e, sebbene efficaci, hanno lo stesso problema della laserterapia e della crioterapia, cioè non garantiscono la distruzione completa di ogni singola cellula del carcinoma;

radioterapia

il basalioma è bombardato da raggi X, cioè fotoni ad alta energia capaci di bruciare le cellule tumorali.

per quanto molto più precise di un tempo, le macchine per la radioterapia necessariamente distruggono anche parte del tessuto sano.

anche in questo caso, il problema delle recidive è sempre presente, in quanto non vi è la certezza della rimozione totale di ogni singola cellula tumorale, che potrebbe quindi sopravvivere e replicarsi;

immunoterapici topici

sono creme che stimolano la risposta immunitaria del paziente, spingendo quindi il sistema immunitario stesso (principalmente, leucociti e macrofagi) ad aggredire le cellule tumorali e a distruggerle.

solitamente questa terapia è prescritta in caso di piccoli basaliomi, o quando la loro esatta origine è incerta, poiché il rischio di recidive o di fallimento della terapia è abbastanza alto.

va fatto notare che, sebbene l’asportazione chirurgica sia considerata da molti Chirurghi la terapia d’elezione (in quanto quella che consente di avere più sicurezza statistica sulle recidive), la scelta della tecnica può variare da caso a caso.

è sempre il Chirurgo che sceglie la tecnica considerata migliore, anche valutandola in base all’estensione del basalioma, al suo aspetto e alla sua sede anatomica.

Non bisogna mai sottovalutare ogni lesione del corpo, anche la più piccola.

Qualsiasi tumore della pelle, difatti, ha bisogno di un certo quantitativo di tempo per aumentare di massa ed intaccare i tessuti adiacenti alla sede d'origine.

L'avanzamento di un tumore è chiamato stadiazione, e minore è il suo livello, maggiori sono le possibilità di guarire del tutto.

Ecco perché è imperativo per tutti, periodicamente, eseguire una mappatua dei nevi e di ogni altra lesione del corpo, che deve essere effettuata da un Medico competente e preparato, che sia Dermatologo oppure Chirurgo Plastico.

Quali sono le probabilità di guarire da un basalioma?

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molto alte.

il basalioma è il tumore cutaneo statisticamente più curabile e da cui si guarisce quasi sempre, se preso per tempo.

le cellule tumorali originate da quelle basali dell’epitelio raramente aggrediscono i tessuti in profondità (al contrario del melanoma), e quindi una giusta terapia, radicale e tempestiva, consente un’alta percentuale di guarigione.

ovviamente, i controlli post-terapia e il follow-up del paziente deve essere preciso e scrupoloso: il rischio di recidive, soprattutto se il basalioma è stato asportato con una tecnica non-chirurgica, può essere alto, e deve essere sempre monitorato.

anche nel caso di recidive, comunque, con i giusti controlli ed interventi, se il tumore non è particolarmente aggressivo (sono rari i casi in cui lo è), la guarigione ha percentuali molto alte, vicine al 100%.

Si può prevenire il basalioma?

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evitare le lunghe esposizioni al sole è la prevenzione migliore per il basalioma

il basalioma è un tumore cutaneo ampiamente prevenibile, poiché causato in larga misura dall’esposizione prolungata e diretta ai raggi UV del sole, o delle lampade artificiali dei solarium.

saputo ciò, la prevenzione è dunque conseguente, e si basa sull’astensione all’esposizione solare per lunghi periodi, specie senza le adeguate protezioni.

sebbene l’esposizione moderata al sole sia importante, per tutti noi, in quanto necessaria per la sintesi della vitamina D, andrebbero evitate le esposizioni dirette e prolungate, tipo quelle estive.

se proprio non si vuole rinunciare alla ‘tintarella’ (che bene comunque non fa, anche a livello di invecchiamento), almeno si dovrebbero seguire queste semplici e buone regole:

  • Evitare l’esposizione solare diretta per lunghi periodi nelle ore più calde della giornata;
  • Utilizzare sempre gli opportuni filtri solari con protezione adeguata (50+);
  • Indossare gli occhiali da sole con lenti anti UV di buona qualità;
  • Evitare l’uso e l’abuso di lampade abbronzanti;
  • Eseguire un controllo periodico dei nevi e di qualsiasi altra lesione sospetta del corpo da parte di un Medico competente (un Chirurgo Plastico o un Medico Dermatologo);
  • Non tergiversare e trascurare una lesione sospetta, specie se comparsa all’improvviso, e rivolgersi dunque subito ad un Medico competente

Prendere la 'tintarella' non solo aumenta il rischio di sviluppare un basalioma, ma crea anche un danno biologico alla pelle, facendola di fatto invecchiare prima del tempo.

I raggi UV difatti danneggiano sempre le cellule della cute, anche se protetta dalla melanina (che è solo una blanda protezione, va ricordato).

Aggredita dalle radiazioni UV, la pelle dunque deve eseguire un grande sforzo per rigenerarsi, e questo comporta uno spreco di risorse che, a lungo andare, ha ripercussioni sull'elasticità e la tonicità di tutta la cute.

Ecco perché chi si espone per anni ed anni, periodicamente, al sole oppure alle lampade abbronzanti, generalmente dimostra molti più anni di quelli che in effetti ha.

Qual’è il Medico idoneo per diagnosticare e curare un basalioma?

il basalioma rientra nel campo d’azione sia della Dermatologia che della Chirurgia Plastica e Chirurgia Generale.

indi per cui, sia il Medico Dermatologo che il Chirurgo Plastico hanno grande competenza nella diagnosi e nella cura del tumore.

ci si può dunque affidare a loro sia per la diagnosi che per la cura, anche chirurgica, del basalioma.

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Quindi ricorda che...
  • un basalioma è un tumore della pelle, originato dalle cellule basali dell'epidermide;
  • il basalioma è un tumore non melanomatoso, che corrisponde statisticamente a circa il 75-80% di tutti gli epiteliomi;
  • la causa principale di un basalioma è l'esposizione ai raggi uv provenienti dal sole e dalle lampade abbronzanti;
  • i raggi uv hanno energia sufficiente a penetrare la pelle e a rilasciare energia ionizzante nelle molecole degli acidi nucleici (il dna) facendoli mutare;
  • oltre all'eccessiva esposizione al sole, altri fattori di rischio di un basaloma sono una predisposizione familiare ai tumori della pelle e un fototipo di cute molto chiaro;
  • il basalioma è un tumore raramente aggressivo, che solitamente rimane confinato nell'epidermide;
  • in rari casi, comunque, il basalioma può crescere e attaccare anche i tessuti profondi, come muscoli ed ossa;
  • il basalioma si presenta come una lesione simile ad un nevo, dal colore variabile, e può manifestarsi in ogni parte della cute;
  • la parte visibile del basalioma potrebbe essere solo la punta di un iceberg, e il tumore potrebbe essere molto più esteso sotto la cute;
  • la terapia per la cura del basalioma prevede la rimozione totale di tutte le cellule tumorali, o la loro distruzione;
  • il basalioma può essere rimosso chirurgicamente oppure bruciato con il laser, il plasma o i raggi x;
  • se preso per tempo e curato con l'idonea terapia eradicativa, il basalioma è un tumore dal quale si guarisce nella quasi totalità dei casi;
  • la diagnosi del basalioma è clinica, ed è confermata da una biopsia tissutale;
  • sia i medici dermatologi che i chirurghi plastici hanno grande esperienza nella diagnosi e nella cura del basalioma
Chirurgo Vascolare Proctologo a Milano Dott.ssa Luisella Troyer

Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Alberto Gallucci il giorno:

lunedì 06 novembre, 2023

Il Dott. Alberto Gallucci è un Chirurgo Plastico, specialista in Chirurgia Generale.

Nel corso del suo trentennale esercizio della professione medica, il Dottore si è perfezionato della Chirurgia Ricostruttiva e nella Senologia, sperimentando nuovi protocolli ricostruttivi per le pazienti oncologiche, che necessitavano di ricostruzione del seno menomato da un necessario intervento di rimozione tumorale.

In oltre venticinque anni di Chirurgia Plastica e Generale, il Dottore ha accumulato oltre 20.000 ore di sala operatoria, spesso in interventi molto complessi di ricostruzione senologica.

L'obiettivo del Dottore è, da sempre, garantire alle pazienti il minor disturbo e fastidio possibile nel post-operatorio, e per questo si è particolarmente dedicato alla Chirurgia mini-invasiva, che garantisce eccellenti risultati a fronte di un tempo di recupero veramente contenuto.

Negli ultimi anni d'attività, il Dottore si è particolarmente perfezionato nella diagnosi e nella terapia chirurgica del lipedema, e nella Liposuzione a Zone Selettive: un tipo di liposuzione LRS (Lipedema Reduction Surgery) particolarmente indicato per asportare grandi quantità di grasso patologico, pur garantendo alla paziente la sicurezza dell'intervento e un tempo di recupero ridotto.

Quotidianamente, nel suo ambulatorio di Milano, il Dottore esegue piccoli interventi chirurgici di asportazione delle cisti (sebacee e tendinee), nonché di eradicazione dei tumori della pelle (basaliomi, spinaliomi e melanomi).

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‟Chirurgo di bravura eccezionale, che visita in uno studio peraltro molto bello. Addominoplastica eseguita in anestesia locale, zero dolore anche nel post operatorio. Grazie ancora, Dottore!"
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‟Già dopo soli tre incontri si sono fatti vedere i primi risultati positivi. Non vi dico che soddisfazione!"
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